Caso Froome, Lappartient: “Non so dire se sarà risolto prima del Giro”
È ancora lontano dall’essere risolto il ginepraio del Caso Froome. Il Presidente dell’UCI, David Lappartient, è tornato ieri sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata a eurosport.fr, nel corso della quale auspica che tutto si risolva prima della partenza del Giro d’Italia 2018. Resta però un auspicio, perché lo stesso Lappartient ha ammesso di non essere “a capo della procedura” e quindi di non sapere in che modo e in che tempi si risolverà questa situazione. Nelle scorse settimane, lo stesso Froome aveva dichiarato di volere risolvere la situazione al più presto.
“Comprendo l’analisi di Tom Dumoulin – afferma riguardo alle recenti dichiarazioni del corridore neerlandese – Spero che si possa avere una decisione prima del Giro, per tutti. Per il Giro perché è una corsa magnifica; per Chris Froome stesso e per i telespettatori”.
“Non si può sapere se un potenziale vincitore del Giro d’Italia possa poi essere eventualmente declassato – prosegue – Bisogna andare avanti relativamente veloci. Ora, non sono io a gestire queste carte”. “Non sono effettivamente in grado di dire se tutto sarà risolto prima del Giro perché il rispetto della procedura, i diritti reciproci, le perizie, richiedono un certo tempo”.
Si tratta quindi di un dossier “più complesso di un dossier lambda” conclude Lappartient, “con molti avvocati e mezzi coinvolti, quindi questo richiede più tempo in termini di procedura“.
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